
Incontinenza… Parliamone!
Cause e forme di incontinenza cambiano a seconda che a soffrirne siano uomini, donne, bambini o persone anziane.
Anche se l’incontinenza è un disturbo più diffuso fra gli anziani, non è necessariamente legato al processo di invecchiamento. Può essere un disturbo improvviso e temporaneo, ad esempio durante l’assunzione di un farmaco o dopo un evento traumatico come nel post-partum oppure può anche durare a lungo diventando cronica. Anche l’incontinenza cronica può, talvolta, essere guarita.
In Italia circa tre milioni di donne ne soffrono, una delle cause è anche l’anatomia stessa dell’apparato genitale femminile.
Le incontinenze urinarie femminili più diffuse sono 4, vediamole assieme
- incontinenza da urgenza: è una perdita non controllata di urina.
- incontinenza da stress: è una perdita di urina dovuta ad un colpo di tosse, uno starnuto, una risata, un piegamento o un sollevamento di pesi.
- incontinenza da rigurgito:: è una perdita di urina che fuoriesce da una vescica troppo piena.
incontinenza funzionale è una perdita di urina causata da un disturbo cognitivo o fisico non associato al controllo della minzione.
Misure generali
Indipendentemente dal tipo e dalla causa è utile adottare alcune misure generiche. Le riportiamo sotto:
- Modificare l’apporto di liquidi
- Allenamento della vescica
- Esercizi per il pavimento pelvico
Terapie riabilitative
La terapia conservativa dovrebbe rappresentare il primo trattamento per la gestione dell’incontinenza urinaria ancora prima di quello farmacologico.
I programmi di riabilitazione del pavimento pelvico, ad esempio, hanno mostrato buoni risultati ancora migliori se associati all’utilizzo di tecniche combinate quali elettrostimolazione, biofeedback, ecc…Anche in questi casi è molto importante utilizzare lubrificanti come SC Gel Intimo per agevolare l’introduzione delle sonde ed evitare possibili lacerazioni
Tuttavia ad oggi presidi, come pannolini o slip assorbenti rappresentano la soluzione più utilizzata e pubblicizzata per l’incontinenza urinaria.
L’incontinenza urinaria non comporta solo semplice perdita di urina ma spesso presenta dermatiti associate note anche come:
- macerazione, dermatite perineale,
- dermatite da pannolone,
- eruzione cutanea da pannolone,
- eruzione cutanea perineale,
- dermatiti irritanti
- dermatiti da contatto
Le dermatiti citate sopra fanno parte di un insieme di condizioni dermatologiche chiamate “danno cutaneo associato all’umidità” cioè caratterizzate da un’esposizione prolungata a varie fonti di umidità, tra cui urine o feci, sudore, muco o saliva.
I sintomi possono comprendere eritema, rossore, prurito, bruciore, disagio, dolore, formicolio e lesioni della cute
Localizzati soprattutto nella zona perianale, a livello della vulva nelle donne o dello scroto negli uomini; ma possono essere colpiti anche i glutei, i fianchi, l’inguine e persino la parte interna e posteriore delle cosce e la parte bassa dell’addome.
È proprio l’esposizione della cute a urine e/o feci che ha un impatto negativo sulla sua integrità a causa di:
- Umidità cutanea:
- danni da pressione, frizione o sfregamento.
- pH della pelle alterato: il pH della pelle, solitamente acido, viene reso più alcalino dall’esposizione alle urine
- Combinazione di irritazione chimica e fisica:
- Colonizzazione cutanea: il danneggiamento della cute può favorire lo sviluppo di sovrainfezioni batteriche o fungine
- Metodi di pulizia errati
Come si curano le dermatiti associate all’incontinenza
Tanto può essere fatto per migliorare questa condizione.
Il trattamento primario mira a ridurre l’infiammazione, promuovere la guarigione e la riepitelizzazione della cute e nello specifico si basa su:
- Gestione dell’incontinenza;
- Pulizia e protezione della pelle;
- Prodotti assorbenti idonei;
- Antibiotici o antifungini: potrebbero essere necessari in caso di sovrainfezione.
La prevenzione
Per alleviare le irritazioni cutanee legate al problema dell’incontinenza occorre mantenere la cute del paziente asciutta e pulita ma non secca.
Pulizia e protezione, le parole chiave.
Dovrebbe essere effettuata (dopo ogni episodio inquinante) con biancheria delicata e panni morbidi per ridurre al minimo i danni epidermici causati dall’attrito.
Non dimenticare l’idratazione: altrettanto importante è l’uso di prodotti idratanti e che equilibrino il pH. Dopo la detergenza , è opportuno asciugare con delicatezza, evitando sfregamenti. In seguito, è consigliata l’applicazione di prodotti che formino vere e proprie barriere nutrienti e protettive.
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