Un capitolo nuovo nella lotta al dolore
Ottobre 25, 2022 Categoria:
mal di schiena

Un capitolo nuovo nella lotta al dolore

«Un’esperienza emozionale e sensoriale spiacevole associata a un danno tissutale acuto o potenziale» definizione ufficiale del dolore (IASP)  

La metà dei pazienti che si reca dal medico lamenta uno di questi dolori: mal di testa, mal di schiena (dolore cervicale e lombare, dolore sciatico), dolore reumatico, dolori mestruali.

La percezione del dolore è legata a fattori soggettivi, nasce da un processo nel quale particolari recettori captano il dolore e lo trasmettono, attraverso le fibre nervose, al cervello.

È un segnale inviato dal nostro corpo per consentirci di intervenire e, una volta identificata la causa, eliminare il sintomo doloroso con un adeguato trattamento.

Il dolore ci avvisa che nell’organismo sta accadendo qualcosa che non funziona: il corpo informa il cervello della perdita d’integrità psicofisica, allo scopo di conservarla o ripristinarla.

Il dolore è dato dall’infiammazione di un tessuto dell’organismo e può essere:

  1. Localizzato quando una persona indica il preciso punto del corpo dove avverte il dolore.
  2. Irradiato dal punto di origine il dolore segue un decorso lungo un tratto del corpo (un mal di schiena con sciatica).
  3. Riferito quando chi soffre indica un’area di dolore cutaneo più o meno vasta senza una chiara localizzazione. 

Sembra un controsenso ma il dolore può considerarsi utile quando rappresenta un campanello d’allarme, in quanto ci fa capire che siamo di fronte a un potenziale problema più o meno grave.

Ogni individuo reagisce in maniera diversa al dolore, in base a quella che viene definita la sua “soglia”, e ogni persona può valutarne l’intensità.

 Il dolore è perciò sempre soggettivo e si definisce a seconda della durata:

  • Acuto, quando compare all’improvviso ed è limitato nel tempo; 
  • Cronico quando tende ad essere persistente. 

Cannabinoidi: cosa sono

I cannabinoidi sono sostanze di origine naturale capaci di interagire con i recettori cannabinoidi, ossia con delle proteine prodotte dal nostro organismo, che, stimolate, producono un effetto analgesico. Si distinguono in tre tipi:

  • Endocannabinoidi, prodotti dell’organismo;
  • Cannabinoidi sintetici, molecole  sintetizzate in laboratorio;
  • Fitocannabinoidi, composti chimici presenti nella pianta della Cannabis e usati a scopo terapeutico.

L’uso dei Cannabinoidi nella lotta al dolore

Gli effetti terapeutici dei cannabinoidi sono noti sin dall’epoca precristiana, quando vari popoli la utilizzavano per curare moltissime patologie, dal mal di testa all’epilessia, fino ai calcoli renali e l’artrite. 

Dagli anni ’90 ad oggi, il numero di pubblicazioni scientifiche che si occupano di studiare e analizzare l’uso terapeutico della Cannabis è in continua crescita.

Nella terapia del dolore l’uso dei cannabinoidi può essere considerato un trattamento sintomatico di supporto, infatti il sistema endocannabinoide aumenta la sua attività in risposta a stimoli dolorosi. Gli endocannabinoidi modulano la soglia del dolore, e maggiore è la loro presenza, migliore è la risposta al dolore. 

I recettori dei cannabinoidi sono distribuiti in numerose aree del Sistema Nervoso Centrale deputate al controllo del dolore e sono in grado di stimolare altri recettori allo stesso scopo.

Endoval 1000 è una crema analgesica e antinfiammatoria studiata per il trattamento locale dei dolori muscolari e delle articolazioni che, grazie alla sua azione rapida ed efficace,  trova impiego nell’attenuazione dei dolori mestruali.
Contiene cristalli di Cannabidiolo (CBD) che assicurano la totale assenza di THC (responsabile dell’effetto psicoattivo della cannabis).

Arnica Montana, Gaulteria, Chiodi di Garofano e Mentolo completano questa formula del tutto naturale, che riducendo la trasmissione degli stimoli dolorosi favorisce un’attività analgesica e antinfiammatoria senza l’assunzione di farmaci e senza controindicazioni.

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